Vico Equense
Posizione
POSIZIONE GEOGRAFICA:
Latitudine 40° 40’ N
Longitudine 14° 25’ E
PROVINCIA: Napoli
SUPERFICIE: 29,3 Kmq
ABITANTI: 20.919 al 31/12/2017
DISLIVELLO ALTIMETRICO: 0 – 1444 m. s.l.m.
COMUNI LIMITROFI: Castellammare di Stabia, Pimonte, Positano, Meta e Piano di Sorrento.
Come raggiungerci:
Autostrada Napoli – Salerno A3, uscire a Castellammare di Stabia, proseguire sul litorale sorrentino SS. 145 fino a Vico Equense.
Circumvesuviana Napoli – Sorrento, scendere alla stazione di Vico Equense.
La distanza tra l’Aeroporto di Napoli-Capodichino e Vico Equense è di 45 km.


Cenni storici
Vico Equense è il biglietto da visita della Costiera Sorrentina. Mare, monti, colline, sono presenti nel vasto territorio che dalle ampie spiagge raggiunge i 1400 metri del massiccio del Monte Faito.
Lussureggianti colli cingono il centro urbano, ubicato su un promontorio dominante il mare. Qui si sono susseguite le civiltà italiche, etrusca e greca, come attestano i reperti dell’Antiquarium Aequano mentre l’attiguo Museo del Cinema attesta il fascino della città equana e della costiera sorrentina nei numerosi films girati in questi luoghi. Nel centro altre testimonianze storiche sono il Castello Giusso, edificato sul finire del 1200 e ampliato nel XVI secolo, e l’ex cattedrale della SS.Annunziata risalente al 1320. Numerose poi le chiese, che presentano al loro interno preziose testimonianze artistiche, come l’Arciconfraternita dell’Assunta con il suo spettacolare altare ligneo del settecento.
Sulle colline, sorgono i “Casali”, centri urbani rinomati per i prodotti dell’agricoltura e dell’arte casearia. Nella zona attraverso panoramici sentieri si possono ammirare bellezze paesaggistiche, come il panorama di Positano e della Costiera Amalfitana da S.Maria del Castello, e significativi monumenti, quali l’ex complesso camaldolese di Astapiana (XVII secolo) ad Arola ed il ciclo pittorico trecentesco della Cappella di S.Lucia a Massaquano e a Seiano l’altare in legno del XVIII secolo della Cappella del Santo Crocefisso.
Interessanti sono le escursioni sul Monte Faito dove in estate nel “Centro Sportivo” si praticano vari sports. Vico Equense è anche una rinomata stazione termale, grazie alla sorgente solfurea dello Scrajo, ubicata a livello del mare.
La città vanta anche il Museo Mineralogico Campano, tra le realtà scientifiche più importanti del Sud d’Italia, con ricche collezioni di minerali e fossili provenienti da tutto il mondo ed il MAAAM, museo dedicato al pittore Antonio Asturi con pregevoli dipinti donati dalla sua famiglia.
Vico Equense offre una variegata capacità ricettiva, con alberghi da due a cinque stelle, campings, bed and breakfast, aziende agrituristiche immerse nel verde. Per i buongustai la possibilità di scelta tra gli innumerevoli piatti preparati nei 40 ristoranti cittadini, alcuni dei quali da tempo segnalati in guide gastronomiche internazionali.
Oltre ai rinomati prodotti caseari, tra cui il Provolone del Monaco dop, ed ai quali a Pacognano è stato dedicato il Museo “Ferdinando De Gennaro”, a Vico Equense si possono gustare pietanze tipiche della tradizione gastronomica partenopea, dolciumi tipici, prodotti agricoli di elevata qualità ed alla pizza, dall’originale lunghezza misurata in metri.
Ospitalità
Al successo del Premio contribuisce ogni anno la calda accoglienza riservata ai vari premiati dai partners del settore ospitalità, tra cui figurano noti alberghi di Vico Equense e famosi ristoranti, i cui chef sono anche insigniti di prestigiosi riconoscimenti internazionali.
La tradizione di ospitalità fa sentire i prestigiosi ospiti come a casa loro, inducendoli spesso a ritornare a Vico Equense nelle nuove vesti di membri del comitato organizzatore dell’evento culturale.
Approfondimenti
Chiesa della SS. Annunziata
Fondata, probabilmente, tra il 1320 e il 1330 dal vescovo Giovanni Cimmino, che vi trasferì dalla primitiva sede della Marina d'Equa la sede episcopale. [...]
ContinuaMusei di Vico Equense
L'Antiquarium Silio Italico ospita in tre sale circa 200 reperti di varie civiltà (greca, etrusca, italiche) testimonianza della vitalità dell'antico insediamento [...]
ContinuaChiesa della SS. Annunziata
Chiesa della SS. Annunziata (XIV secolo) al Centro Storico
Fondata, probabilmente, tra il 1320 e il 1330 dal vescovo Giovanni Cimmino, che vi trasferì dalla primitiva sede della Marina d'Equa la sede episcopale. È l'unico esempio di architettura sacra in stile gotico presente in Costiera sorrentina. Per secoli è stata sottoposta a complessi interventi di restauro. La facciata risale al XVIII secolo e venne rifatta dal vescovo Paolino Pace. Il campanile (XVI secolo) venne ricostruito da mons. Paolo Regio. All'interno, nella sacrestia, è affrescata tutta la serie dei vescovi equensi, opera commissionata da mons. Pace. Al posto del volto di mons. Michele Natale, martire della Repubblica Partenopea, è dipinto un angioletto che indica il silenzio. Tra le opere d'arte tele del Bonito e del Palumbo, XVIII secolo, affreschi mediovali, sepolcri marmorei del vescovi Cimmino (XIV secolo) e Regio (XVI secolo).È stata riaperta al culto il 26 agosto 1995 dopo oltre vent'anni di chiusura. Nel salone sotto la navata centrale sarà ospitato il Museo dell'opera.

Musei di Vico Equense
ANTIQUARIUM AEQUANO
Palazzo Municipale - Corso Filangieri, 98
Orario: Da Lunedì a Venerdì 9-13. Martedì e Giovedì 15.30- 18.30
L'Antiquarium Silio Italico ospita in tre sale circa 200 reperti di varie civiltà (greca, etrusca, italiche) testimonianza della vitalità dell'antico insediamento urbano tra il VII ed il III secolo a.C. . Nell'esposizione sono presenti ceramiche attiche a figure nere e rosse, buccheri e bronzi etruschi, vasi e coppe di stile ionico e corinzio, anfore, monili, armi, ed altri utensili di popolazioni osche ed italiche. Il moderno allestimento attraverso pannelli didattici ricostruisce anche le vicende della Necropoli di Vico Equense dove, a partire dal 1965, ed in varie fasi sono state rinvenute circa 200 tombe costruite in blocchi di tufo, la tipica pietra vulcanica locale.
MUSEO ASTURI
Antonio Asturi (Vico Equense, 2 novembre 1904 – Vico Equense, 3 gennaio 1986) è stato un pittore italiano.
Artista autodidatta, dopo una breve esperienza futurista che definì come una sbandata, restò fedele alla pittura figurativa, profondamente influenzato dalla personalità del maestro napoletano Antonio Mancini.
Antonio Mancini posò per lui nel 1930 poco prima della sua morte e restò talmente entusiasta che controfirmò il ritratto: Evviva chi l’ha fatto. Elegante ritrattista, raffigurò anche Vincenzo Migliaro, che controfirmò il suo ritratto con un Lusingato! Così come il filosofo Benedetto Croce, Salvador Dalì, Filippo Marinetti, James Ensor, Arturo Tosi, Giorgio De Chirico, Luigi Einaudi, Arturo Toscanini, Giovanni Papini . Oltre agli oli, usò molto tempera, china e sanguigna. Tra i temi preferiti oltre ai ritratti, le splendide maternità. Il 20 maggio 2016 è stato inaugurato il MAAAM (Museo Aperto Antonio Asturi), nel quale sono collocate circa 40 opere dell’artista donate dagli eredi dello stesso. Il MAAAM è curato dallo storico dell’arte Nicola Barbatelli, lo studioso che ha anche disciplinato il primo catalogo ragionato a trent’anni dalla morte. Nel comune era già stata intitolata una strada in nome del maestro.
